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Diritti a confronto: scuola e salute

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Ad ogni individuo deve essere garantito il diritto all’istruzione, per la crescita personale della persona, consentendo di migliorare le capacità cognitive, sociali ed emozionali dello studente, che viene spronato a maturare, a ragionare, a crescere in un contesto di confronto, di sostegno e di apprendimento, che ad oggi è ridotto ai minimi termini con la didattica a distanza.

Del resto la dichiarazione Universale dei diritti Umani è lapalissiana sul punto: “Ogni individuo ha diritto all’istruzione. L’istruzione deve essere gratuita almeno per quanto riguarda le classi elementari e di base. L’istruzione elementare deve essere obbligatoria. L’istruzione tecnica e professionale deve essere messa alla portata di tutti e l’istruzione superiore deve essere egualmente accessibile a tutti sulla base del merito.

  1. L’istruzione deve essere indirizzata al pieno sviluppo della personalità umana ed al rafforzamento del rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali. Essa deve promuovere la comprensione, la tolleranza, l’amicizia fra tutte le nazioni, i gruppi razziali e religiosi, e deve favorire l’opera delle Nazioni Unite per il mantenimento della pace.

L’istruzione forma la persona, incide, in modo fondamentale e determinante su come sarà lo studente, da adulto, ampliandone le prospettive, gli obiettivi e le capacità di ragionamento.

Ma non serve “solo” a questo.

Con la conoscenza ed il ragionamento ed il supporto degli insegnanti e la relazione con i compagni, i giovani vengono accompagnati nel percorso di crescita, fornendo loro gli strumenti per poter affrontare le difficoltà e le problematiche, che, pacificamente, caratterizzano l’età adulta.

In questo momento, tutto è sospeso e gli studenti, ma paradossalmente quelli “grandi”, sono relegati a casa tutto il giorno, in un contesto di isolamento e di ansia, che sta prendendo il sopravvento.

Certo, dall’altro lato della medaglia, c’è la Salute, che la Costituzione tutela come fondamentale diritto dell’individuo ed interesse della collettività, ma tale diritto imprescindibile deve bilanciarsi con altri diritti fondamentali, che sono stati, in questi mesi, puntualmente “sospesi”.

Ma allora ci si chiede: Sono davvero in contrasto il diritto alla salute ed il diritto all’istruzione?

Ci si perde nei dati e nelle tabelle, che paiono d’altra parte confermare che la scuola non è fonte di contagio e che gli istituti scolastici rispettano e garantiscono la didattica in presenza, con il rispetto di tutte le normative in materia di sicurezza.

Ma i ragazzi continuano a restare a casa e, paradossalmente, mentre, da un lato loro si isolano e alienano ogni giorno di più, pare si discuta più sull’apertura dei centri commerciali o degli impianti da sci, lasciando la scuola superiore agganciata ad uno schermo ed ad un filo, che la rendono sempre meno Scuola.

 

Laura De Perini

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