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La Ever Given, la super nave container che si è incagliata nel Canale di Suez martedì scorso, è stata rimessa a galla con successo nelle prime ore di lunedì mattina dopo giorni di tentativi di scavo.
Una squadra di rimorchiatori ad alta potenza sembra aver fatto la differenza, dopo giorni di lavoro di escavatori e draghe per liberare la nave dopo che si era incastrata nella sabbia egiziana.
La barca non è proprio al centro della via d’acqua, ma l’Autorità del Canale di Suez spera che l’alta marea di oggi permetta una spinta finale (e un rimorchiatore) per portarla in posizione.
La barca si dirigerà poi verso nord per ulteriori ispezioni. Nel frattempo, la navigazione riprenderà “immediatamente” dopo, secondo l’Autorità del Canale di Suez.
Ricadute finanziarie. Mentre le immagini impressionanti e la pura semplicità del problema (come il New York Magazine ha scritto: “Big Boat, Very Stuck”) si è dimostrato accattivante per molti, gli effetti a catena di un blocco quasi settimanale di una rotta che trasporta il 12% del commercio globale non è ancora chiaro.
Mohab Mamish, consigliere del presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi per il canale di Suez, ha detto che ci vorrà circa una settimana per liberare le navi rimanenti dal canale una volta che l’Ever Given è in corso. Affrontare l’arretrato che si è accumulato a nord e a sud del canale richiederà probabilmente più del doppio del tempo.
Le perdite dell’Egitto. Il rigalleggiamento evita ulteriori danni economici per l’Egitto, che stava perdendo circa 15 milioni di dollari in tasse per ogni giorno in cui il canale non era operativo. Prima della svolta di lunedì, il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi aveva ordinato alle autorità del canale di prepararsi a rimuovere alcuni dei 18.300 container a bordo della Ever Given.
