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La città di Ottawa non ha mai visto così tante scatole di cartone come nell’anno 2020. L’anno scorso, infatti, la città ha raccolto 16.451 tonnellate di cartone, un aumento del 29 per cento rispetto alle 12.775 tonnellate dell’anno precedente.
I pacchi Amazon vengono consegnati quotidianamente dai corrieri ai cittadini, così come i kit per i pasti, le scatole di prodotti alimentari e bevande, vestiario, e così via. Così, i camion scaricano scatole, scatole e ancora scatole, il tutto moltiplicato per sette giorni alla settimana.
E’ questo, a quanto pare, lo scenario nel quale i cittadini della città di Ottawa, in Canada, convivono quotidianamente.
Shelley McDonald, il direttore dei servizi per i rifiuti solidi, sostiene che nell’ultimo anno c’è stato un aumento del 33 per cento nel prezzo per tonnellata del materiale riciclabile, da un prezzo medio di 86,40 dollari nel 2019 a 114,87 dollari l’anno scorso. Dato il volume extra di cartone da riciclare disponibile la città ha registrato entrate per 1,89 milioni di dollari derivanti dalla vendita di cartone da riciclo nel 2020, con un enorme aumento del 71 per cento rispetto agli 1,1 milioni di dollari del 2019.
Ben il 98% del cartone ondulato viene riciclato, tanto che qualsiasi cartone “nuovo” utilizza un contenuto molto elevato di fibra riciclata.
Sebbene questo risultato sia considerato un brillante esempio della cosiddetta “economia circolare”, la produzione di carta e cartone richiede il sacrificio di una grande quantità di alberi. A questo proposito il Washington Post ha precisato che: “Il consumo globale di alberi raggiunge circa 15 miliardi ogni anno, di cui tre miliardi per gli imballaggi di carta, secondo l’Environmental Paper Network. L’industria, quindi, si basa sul riciclaggio della fibra vergine – la base delle scatole di cartone – risparmiando alberi e migliorando la linea di produzione”.
