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L’economia italiana tra sfide e opportunità

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L’attuale scenario economico italiano è segnato da una serie di sfide che mettono a dura prova la resilienza del Paese. Mentre il governo si impegna a rilanciare l’economia attraverso nuove manovre, Confindustria dipinge un panorama non proprio roseo: consumi stagnanti e un sistema creditizio in affanno.

La casa d’aste Ader ha recentemente rivelato che l’asta della collezione d’arte dell’attore francese Gérard Depardieu ha fruttato 4 milioni di euro, un risultato in linea con le aspettative dell’attore. L’evento, tenutosi all’Hôtel Drouot di Parigi, ha visto la vendita di quasi il 95% dei lotti proposti, tra cui opere d’arte che Depardieu ha raccolto nel corso dei suoi cinquant’anni di carriera.

L’Abi, l’Associazione Bancaria Italiana, conferma questa visione, evidenziando una contrazione dei prestiti alle imprese e un deterioramento della qualità del credito. Questo scenario, unito ai recenti dati sulla crescita economica tedesca, suggerisce la possibilità di un rallentamento economico imminente. Antonio Patuelli, presidente dell’Abi, sottolinea l’importanza di evitare una nuova recessione, considerando l’ingente debito pubblico italiano. Anche il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, riconosce la necessità di una politica di consolidamento della finanza pubblica, con l’obiettivo di ridurre il rapporto debito-PIL entro il 2026.

Gli industriali, nel frattempo, esprimono preoccupazione per la crescita economica. Segnalano un calo del PIL nel secondo trimestre e prevedono un andamento debole anche per il terzo e quarto trimestre. Questo, combinato con l’aumento dei tassi da parte della BCE e il crescente costo dell’energia, sta influenzando negativamente sia i consumi che gli investimenti.

Un altro aspetto preoccupante è l’effetto della stretta sui tassi di interesse sulle famiglie con mutui. L’aumento dei tassi ha avuto un impatto significativo, in particolare sulle famiglie con mutui variabili. Questo ha portato a un aumento degli interessi annuali, che ha iniziato a pesare sulle finanze delle famiglie già nel 2023.

L’Abi, analizzando i dati recenti di Bankitalia, ha evidenziato una diminuzione dei prestiti del 2,4% a giugno rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Tuttavia, alcune regioni del Sud Italia mostrano un trend opposto, con un aumento medio dello 0,5%. Inoltre, mentre i prestiti alle imprese sono in calo, i finanziamenti alle famiglie sono in aumento in tutto il Paese.

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